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Tra le tante iniziative programmate dal municipio di Dozza per le celebrazioni dell’80° anniversario della Liberazione, già promosse da un cartellone complessivo redatto ad hoc, spicca quella del prossimo 19 aprile realizzata in sinergia con l’Esercito Italiano. Spazio, quindi, alla Marcia rievocativa dell’87º Reparto Comando Supporti Tattici “Friuli” che ricalcherà i sentieri percorsi dalle truppe impegnate nel processo di liberazione dall’occupazione nazifascista che, a Dozza e Toscanella, raggiunse il suo apice il 15 aprile del 1945.

Il tragitto, con partenza da Brisighella il 18, oltre a Dozza (arrivo della seconda tappa con avvio da Riolo Terme, ndr) proseguirà poi in direzione di Castel San Pietro e Bologna. Un lungo itinerario per attraversare i luoghi più significativi per la storia della Liberazione e per le operazioni del Gruppo di Combattimento “Friuli” alle latitudini emiliano-romagnole. L’iniziativa è inserita nel più ampio impegno delle Forze Armate per mantenere viva la memoria storica dei luoghi simbolo della Liberazione e rinsaldare il legame tra Esercito Italiano, territorio e cittadinanza.

Una presenza significativa nel centro storico del borgo che culminerà con un evento celebrativo, aperto alla comunità, a cui prenderanno parte alte autorità civili, militari, associazioni locali e realtà legate ai reduci dei corpi militari. Ritrovo in Piazza Carducci alle ore 19 per alzabandiera e deposizione di una corona al Monumento degli Alpini. A seguire, all’altezza del porticato del palazzo comunale, deposizione di una corona alla Lapide ai Caduti poi nella vicina Piazza Zotti sarà la volta della cerimonia ufficiale alla presenza del sindaco Luca Albertazzi e con gli interventi delle autorità civili e militari ospiti.

Un momento rievocativo dall’altissima valenza per la comunità e, più in generale, per tutto il territorio come rimarca la testimonianza dell'opera de ‘ll Gruppo da Combattimento "Friuli" 1944-1945’ di Romano Rossi, già presidente dell'associazione nazionale reduci del "Friuli": “Durante l’offensiva di primavera del 1945, infatti, il Gruppo di Combattimento Friuli operò a ridosso di queste zone in collaborazione con le formazioni partigiane locali per eliminare le ultime sacche di resistenza tedesca. La pressione combinata delle forze italiane e alleate portò alla liberazione del paese a metà dell’aprile 1945. Il giorno della Liberazione d’Italia, con la storica data del 25 aprile 1945, rappresenta un simbolo di speranza, di rinascita e di giustizia. La nostra Nazione, distrutta dalla guerra, intraprendeva una via di ricostruzione, di pacificazione e di ripartenza. Ma la libertà non fu conquistata solo sul piano delle battaglie militari: essa è frutto di una lotta più profonda, che ha coinvolto tutti coloro che, con grande spirito di sacrificio e amor patrio, hanno lottato per un futuro migliore. Il Gruppo di Combattimento Friuli, in particolare, ha avuto un ruolo fondamentale in questi momenti di resistenza e liberazione. Le sue forze, costituite per lo più da soldati giovani, da uomini animati da un forte senso del dovere e del patriottismo, hanno combattuto con determinazione, non solo per la liberazione dell'Italia, ma per costruire un futuro di democrazia e pace. Oggi guardiamo con rispetto e ammirazione quei giovani che, con estremo coraggio, si sono battuti per un ideale di libertà. Un ideale che continua ad ispirare, ogni giorno, tutti coloro che sono impegnati a difendere la pace, la democrazia e la libertà con la consapevolezza che questi valori non sono scontati ma devono essere difesi e tutelati. Doveroso, quindi, sottolineare l'importanza di trasmettere alle nuove generazioni i valori che hanno guidato i nostri padri e i nostri nonni: il rispetto per la libertà, il senso di comunità, la solidarietà e l'amore per la propria patria”.

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Ultimo aggiornamento: 15-04-2025, 11:30